PRO LOCO AMICI DI AVASINIS
Si presume che il nome Avasinis sia dovuto alle persone che estraevano l’argilla nella località chiamata Boscur, con la quale modellavano vasi, ciotole e scodelle. La tradizione vuole che il paese sia sorto verso il Mille mentre si ha notizia dell’autorizzazione del Patriarca Bertrando (1335-1350) per la sepoltura dei morti nel cimitero locale anzichè in quello della chiesa madre di Osoppo e di un’analoga autorizzazione papale del 1439 per l’amministrazione del battesimo.
Ma come è oggi e come si presenta questo piccolo angolo di Friuli dove molti turisti si recano prevalentemente d’estate per trovare un po’ di tranquillità lontano dai rumori della città e per vivere in mezzo alla natura incontaminata a due passi dal Lago dei Tre Comuni?
Oggi Avasinis è uno di quei paesi che sembrano fatti apposta per gli appassionati: discosto dalla strada che porta al Lago, serrato e raggomitolato tra una montagna che gli toglie il sole ed una antica palude, Vasìnas – qualche burocrate ne ha addolcito il nome in Avasinis – offre solo bellezze selvagge. I due tratti di monte dove si trova incuneato l’abitato portano nomi antichi ed emblematici come Còvria e Corvàrias, e le acque principali, il torrente Leale ed il Melò, portano nomi più antichi ancora, probabilmente di origine celtica.
Ma salendo lungo la valle del Leale il paesaggio si apre, anzi si spalanca in balconate panoramiche ampie, diverse e generose di sensazioni. La montagna è costellata di stavoli, reperto ormai quasi archeologico di uno spento rapporto col territorio e di una civiltà che aveva come principale strumento la falce fienaia, e la vacca come fabbrica di alimenti.
Lo sviluppo delle zone montane avvenne verso il 1700 ed in seguito si costruirono pure le prime malghe: Cuar, Gadoria, Covria, Cuvii, Pecolaz, Pra di Steppa, lo sviluppo produttivo ed economico determinò l’incremento della popolazione del paese tanto che tra Otto e Novecento arrivò a superare le 1000 unità.
In seguito si ebbero le prime emigrazioni e, anche se qui rimane uno zoccolo duro di trecentocinquanta anime, oggi gran parte di questa gente risulta dispersa nei mille rigagnoli dell’emigrazione.
A chi vuole visitare Avasinis consigliamo di iniziare dalla Chiesa di San Nicolò, unica nella zona a esser stata solo lesionata dal sisma del ’76 e ora completamente riparata. Le notizie più antiche della Chiesa di San Nicolò risalgono alla prima metà del secolo XIV; solo nel secolo scorso venne modificata portandola alla condizione attuale. Il sisma del 1976 la privò del noto affresco che ornava la navata centrale, opera del pittore gemonese Giacomo Brollo: a restituirglielo hanno pensato gli abitanti di Avasinis che, con i proventi di alcune edizioni della Festa del Lampone e del Mirtillo, organizzata dalla Pro Loco, hanno fatto rieseguire il dipinto rappresentante la Gloria di Maria Santissima dal famoso pittore ungherese Mèszaros Gyorgj nel 2000.
Merita una visita anche il monumento adiacente alla Chiesa e di recente costruzione: ricorda le 51 vittime dell’eccidio di Avasinis trucidate da una banda nazifascista il 2 Maggio 1945.
Interessanti anche le architetture delle opere sociali realizzate negli anni 1930 da monsignor Luigi Ridolfi, antesignano di rapporti diplomatici internazionali.
Natura e ambiente
Avasinis è divenuta famosa per i suoi frutti che crescono spontanei sulle montagne sovrastanti l’abitato, tanto da guadagnarsi l’apellativo di “Paese del Lampone e del Mirtillo” .
Numerosi sono coloro che giungono anche da lontano per raccogliere i famosi frutti di Avasinis, ricercatissimi per la bontà dovuta alle particolari caratteristiche dei terreni su cui crescono.
Un tempo la raccolta del lampone e del mirtillo era anche una fonte di reddito: a partire dal 1871 e per quasi un secolo il lampone locale ha infatti alimentato un’industria che ha dato fama alla vicina Gemona: la Fabbrica di Sciroppo di Lampone Falomo, il cui prodotto si affermò come uno dei migliori d’Italia. Lo sciroppo si meritò numerose onorificenze in occasione di mostre e rassegne di prodotti agricoli ed ebbe numerosissimi estimatori tra cui il grande poeta Gabriele d’Annunzio.
Molteplici sono le opportunità per gli appassionati di escursioni. A piedi, in mountain bike o per il primo tratto di sette km anche in auto, si sale alla Malga Cuar di Avasinis. È la più orientale delle malghe ancora attive nelle Prealpi Carniche; è sede di alpeggio estivo e luogo di ricovero. In essa è funzionante un agriturismo da giugno a settembre.
Durante la salita attraverso la strada asfaltata e poi sulla pista sterrata, si guadagna la quota di 1200 m da cui si può godere lo splendido panorama caratterizzato dal Lago dei Tre Comuni.
Salendo si passa davanti all’ingresso della Grotta di Eolo, una delle più interessanti d’Italia già esplorata per oltre sei chilometri e ben conosciuta dagli appassionati di speleologia (e dai frequentatori di Internet, dove si può trovare ogni informazione su questa maestosa cavità naturale).
Sullo stesso percorso si incontrano gli stavoli di Novedet e di Pra di Steppa, accattivanti rifugi per un rilassante week–end; a questo punto si può salire passando per il sito della malga Gadoria oppure, con un giro più ampio, per malga Pecolaz quindi alla malga dei Cuvii di proprietà comunale, recentemente ristrutturata. Lungo questi percorsi è possibile assaporare e raccogliere i famosi frutti di questa zona: il lampone ed il mirtillo.
Agli amanti della pesca consigliamo il torrente Leale che ha le sue origini dalle pendici del Monte Cuar o il torrente Melò, che scorre parallelo al precedente nel quale confluisce per poi immettersi insieme nel Tagliamento. Per gli sportivi, all’entrata del paese si trova un centro sportivo polivalente e un campo di calcetto costruito dalla Pro Loco – in fase di ultimazione – destinato ad ospitare anche incontri di alto livello.
Avvenimenti
Il secondo fine settimana di Agosto ha luogo la “Festa del Lampone e del Mirtillo”. Nell’occasione il paese viene chiuso al traffico e lungo le vie, in un clima reso festoso da gruppi di musici itineranti, vengono offerti i lamponi e i mirtilli – freschi e conservati – insieme con dolci e pietanze tipiche. La genuina offerta gastronomica, gli allegri accompagnamenti musicali e la rievocazione della vita di un tempo con la proposta dei mestieri della vecchia Avasinis fanno della “Festa del Lampone e del Mirtillo” uno tra i più importanti e frequentati appuntamenti della regione.
La prima domenica di Ottobre “Festa del Perdon dal Rosari”, con processione della Madonna la cui effigie è portata a spalla dai giovani in tipico costume lungo le vie del paese.
In dicembre, Festa di San Nicolò, patrono del Paese. San Nicolò scende dalla montagna e porta i doni ai bimbi che giungono ad attenderlo da tutti i paesi limitrofi.
Spettacoli in Piazza e lungo le vie animano la festa che preannuncia l’imminente Natale.
Gastronomia ed ospitalità
Avasinis non dispone di attività ricettive e di ristorazione in loco, ma interessanti sono le opportunità offerte dalle strutture presenti sulle vicine rive del Lago dei Tre Comuni. Nei tre bar del paese il turista potrà comunque trovare una buona accoglienza mentre da giugno a settembre è possibile trovare ristorazione e pernottamento presso:
Agriturismo “Allo Scoiattolo”
Malga di Monte Cuar (m 1219) – Avasinis (UD)
Tel. 0432 970993 0432 984313
Ambiente: montano
Superficie: 24 kmq
Quota max: 1478 s.l.m.
Quota minima: 182 s.l.m.
Pro Loco "Amici di Avasinis"
Tel. 0432 984138
La nostra email ufficiale è info@prolocoavasinis.it